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Pagelle 5° Giornata

Scritto da Administrator. Postato in Pagelle Campionato

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8 a 1 e l’ulitmo posto in classifica diventa una tragica realtà.

Anche il recupero della quinta giornata di campionato si conclude con l’ennesima sconfitta per la Deterline calcio a 5, la quarta consecutiva e la quinta in sei giornate di campionato. Paradossalmente però questa è una disfatta che pesa meno di quanto il risultato potrebbe suggerire. Il primo tempo è stato ben giocato, i ragazzi non solo hanno difeso in maniera compatta, seguendo i movimenti provati in allenamento, ma sono anche riusciti a proporre buone sortite offensive che solo a causa di due pali e altrettanti ottimi interventi del portierone avversario non si sono tramutati in goal. Di contro arrivano 4 goal su 4 tiri sporchi arrivati in porta, con Piccio, spesso incredulo, costretto ad andare a raccogliere la palla in rete. Poi, come sempre, la squadra si è sgretolata: fretta di recuperare il risultato, rassegnazione per l’ennesima sconfitta che stava maturando e un po’ di normale nervosismo hanno fatto si che la partita scivolasse via definitivamente in un secondo tempo giocato decisamente peggio dai ragazzi nonostante il goal della bandiera realizzato dal solito Meriu. Ad onore del vero occorre anche dare i meriti agli avversari, campioni uscenti, che hanno dimostrato come, nonostante le non spiccate individualità, attraverso un buon gioco di squadra e una serie di movimenti corretti e corali si possa esprimere davvero un buon gioco ed essere efficaci sotto porta. Tanto da imparare, insomma, per i nostri ragazzi, ma per fortuna il campionato è ancora lunghissimo e la speranza di un miglioramento futuro non deve abbandonare il gruppo.

Ecco i voti, ispirati al cinema in omaggio allo spunto dato da una delle mie muse preferite, il buon Piccioli.

 

PICCIO                        5,5

Prima insufficienza stagionale per Piccio dovuta non tanto a errori particolari nei goal subiti, quanto ad un decisivo peggioramento per quel che concerne il suo atteggiamento in campo. Complice certamente anche il clima non certo facile che si respira in squadra e i goal spesso troppo assurdi subiti nei primi 25 minuti di gioco, il braccio pompato della Deterline sembra aver perso la tranquillità che lo aveva contraddistinto nelle prime partite stagionali. Uscite frettolose, palloni gestiti con poca pazienza e soprattutto la generale percezione di non essere in grado di dare tranquillità all’intera squadra sono le sensazioni che suscita Piccio durante l’intero match. Un passo indietro non da poco se consideriamo il delicato ruolo che ha il portiere in una squadra di calcetto. Certo il clima da tempesta siberiana che era presente lunedì a Marotta non deve avergli di certo facilitato il compito, lui che sembra artritico e vecchio già di suo, con quella sua postura da pensionato e quei pantaloni ascellari a tenerli caldi gli addominali.  E’ ancora vivo nel ricordo di tutti il suo straordinario riscaldamento nel pre-partita, quando agitava le braccia vorticosamente sotto il diluvio universale ricordando ai presenti le movenze del miglior Paolo Villaggio quando interpretava

FANTOZZI.

 

DENIS                          5,5

Anche per lui quella di ieri è stata una prestazione un po’ sotto le righe. Poco propenso a sganciarsi in fase offensiva, Denis si limita a fare il suo dovere la dietro, con il solito grande lavoro difensivo che siamo ormai abituato a vedergli fare. Quello che manca è però la capacità di dare quel qualcosa in più che tutti da lui ci aspetteremo; per esempio in fase di ripartenza e di impostazione servirebbe un Denis più intraprendente, che si prendesse le responsabilità della gestione della prima parte dell’azione dei ragazzi. Insomma sarebbe importante che mantenesse lo stesso livello di intensità fisica, aggiungendoci anche quel po’ di fosforo che permetterebbe alla squadra di giocare meglio.  Fisico e cervello, forza e lucidità quindi.

KEANU REEVES in Matrix.

 

 

PINO               6,5

Come volevasi dimostrare, Capitan Barbetta di fronte alle difficoltà si esalta e tira sempre fuori grandi prestazioni. Spossato e febbricitante Pino si approccia al match con lo sguardo di un condannato che sta per andare al patibolo, ma una volta in campo sfodera una delle sue migliori prestazioni stagionali: sempre attento in difesa, è anche in grado di sfornare due assist al bacio non tramutati in goal a causa degli errori di Manu e Vito, che non sono stati in grado di sfruttare due palle molto simili, provenienti dalla difesa, attraverso un pallonetto dolcissimo a scavalcare tutta la retroguardia avversaria. Fisico rude, ma piedi delicatissimi e una forza di volontà esemplare, tanto da non voler uscire dal campo in occasione della prima sostituzione e da essere uno dei pochi a credere nella rimonta anche durante il secondo tempo. Veste in questa serata i panni del regista geniale, talmente geniale da non essere compreso alla perfezione da chi gli sta intorno.

QUENTIN TARANTINO.

 

MANU             6

Anche se la sua non è la solita super-prestazione, un dato è inconfutabile: con lui in campo la squadra gioca meglio e guadagna di imprevedibilità in fase offensiva. E’ lui ad impegnare maggiormente il portiere avversario specie nel primo tempo; colpisce un palo clamoroso e si fa respingere almeno 3 o 4 tiri certamente ben fatti. La presenza fisica c’è, la voglia di spaccare il mondo idem, forse soffre più di tutti gli altri le continue sostituzioni dovute all’esperimento di giocare in 8; lui che è un diesel, fatica a prendere il ritmo partita soffrendo per le numerose interruzioni. Da sottolineare la tranquillità e il self-control con cui ha preso l’ennesima sconfitta stagionale. Si era imposto di non parlare e di non discutere più con nessuno e c’è riuscito, ciò non toglie però che un po’ a tutti sia mancato il vero, schizzofrenico, Manu.  E’ stato, dunque, protagonista di un comunque bellissimo film muto lunedì sera, potrei chiamarlo Charlie Chaplin, ma qualcosa non tornerebbe, troppa peluria in testa, assomiglia di più al:

MAPPAMONDO di Charlie Chaplin ne “il Grande Dittatore”.

 

RUSCIO                       5,5

Anche per lui il discorso è molto simile a quello fatto a Denis. Da loro ci si deve aspettare qualcosina di più. Il problema non è tanto il supporto difensivo o offensivo che da: dietro è quasi sempre tra i migliori e davanti molte azioni partono dai suoi piedi, ma quel che ancora manca è l’apporto che dovrebbe essere in grado di dare in fase di costruzione, è la tranquillità che, palla nei piedi, dovrebbe infondere a tutti i suoi compagni. C’è da dire che anche lui, come Manu, è stato protagonista di un paio di sfortunate azioni offensive, una delle quali conclusasi sul palo, ma non è quello che conta, tutto noi ci aspettiamo che col tempo, arrivando i meccanismi giusti e il ritmo partita nelle gambe, Ruscio sia in grado di far fare il salto di qualità alla squadra, elevandosi dal ruolo di attore comprimario e diventando protagonista assoluto di quella “fuga per la vittoria” che in tanti si augurano.

SILVESTER STALLONE.

 

MERIU                                    6,5

Segna il goal della bandiera e dimostra ancora di essere in uno stato di forma davvero notevole il nostro amico dalle gambe lunghe. Ma la rete, un bel diagonale destro da posizione defilata, non è un fulmine a ciel sereno, la partita di Meriu sarebbe stata senz’altro lo stesso assai positiva. Ha una condizione fisica che gli permettere di essere sempre presente in ogni zona del campo e stavolta non commette nemmeno i soliti errori di disattenzione in fase difensiva. La sua prova acquista ancora maggior risalto se pensiamo poi a ciò che ha dovuto passare il povero Mario in settimana: protagonista di uno sfortunato incidente durante un match di calcio a 8 quando ha avuto la bellissima idea di vedersela contro un gruppo di giocatori albanesi che hanno pensato bene di gonfiarlo di botte e mandarlo al pronto soccorso con un trauma cranico. Storia a lieto fine comunque la sua, che riesce a rialzarsi dopo aver preso un sacco di cazzotti dal cattivo comunista di turno e a vincere la sua sfida personale contro il destino.

ROCKY IV (in onore del numero dei suoi goal in campionato)

 

GILEX                          5

Se si segna solo un goal e se questo viene poi realizzato da un centrocampista è facile immaginarsi che i peggiori in campo siano stati gli attaccanti. Purtroppo anche questo match non sfugge alla brutta regola appena citata. il Gilex è quindi protagonista di una brutta partita, più che altro di una prestazione anonima fatta di tanta attenzione difensiva, vero, ma di altrettanta scarsa presenza in attacco. Per la prima volta lo vediamo fuori da ogni buona aziona costruita nella metà campo avversaria e anche la condizione fisica ci è sembrata essere venuta meno, complice forse anche le pessime condizioni atmosferiche. Eppure ha fatto di tutto per rendersi utile nel corso del match: una volta accortosi di non essere in partita ha provato almeno a fare da talismano infilandosi sotto la maglia da gioco un felpa col cappuccio. Tutti pensavamo fosse per ripararsi dal freddo, ma in realtà la volontà ultima era quella di ricreare la gobba dietro (venuta perfettamente tra l’altro) e cercare di portare un pelo di fortuna. Peccato che il tentativo del più gobbo tra i gobbi non sia andato a buon fine. Brutto (in partita) e gobbo, quindi.

QUASIMODO

 

VITO                           5

Anche per l’attaccante col numero 11 si è trattata della peggior partita in maglia Deterline. Le uniche 2 cose buone fatte nel corso del match sono state una semi rovesciata, spettacolare si, ma finita assai alta sopra la traversa e un colpo di tacco smarcante per Ruscio che ha poi colpito il palo. Per il resto abbiamo assistito al nulla cosmico. Vito ha provato a fare i movimenti che gli erano stati suggeriti, ma anche se a volte riusciva a liberarsi non ha mai avuto la lucidità di gestire la palla nel migliore dei modi; ha sbagliato passaggi e tirato cagate pazzesche in ogni lato del campo, tranne che in porta. Sembra davvero il giocatore Deterline con la peggiore condizione fisica: ha poco fiato e troppi acciacchi articolari e muscolari per rendere come vorrebbe, forse la decisione più saggia sarebbe quella di fermarsi di nuovo per un po’ e di recuperare in pieno la condizione, onde evitare di rovinare il bel ricordo che abbiamo di lui con perfomance tristi ed evitabili.

ALBERTO TOMBA in Alex l’Ariete.

 

 

Da ultimo vorrei ringraziare due ex compagni, sottolineo EX, come Damig e Gibbo che, nonostante la pioggia battente, il freddo polare e il fatto che se ne sarebbero potuti tranquillamente fregare dell’esito del match, hanno deciso non solo di essere presenti in panchina per aiutarci nella gestione della squadra, ma si sono anche resi disponibilissimi a farci da “mister” durante i 2 allenamenti messi in piedi per cercare di rendere il nostro gioco un pelo migliore di quanto non sia. Speriamo di non deludervi in futuro, per adesso, grazie davvero.

 

Appuntamento a stasera, ore 21, per la 7° di campionato, speriamo di staccarci da quota 3 in classifica.

FV